Il Crocifisso processionale bianco, dei primi anni del settecento è un capolavoro dello scultore Anton Maria Maragliano. Fino al 1821 apparteneva alla Confraternita di San Giacomo alla marina di Genova, dove se ne conserva una copia.

 Notare il realismo della figura: sono visibili le vene e i nervi tesi nella crocifissione. Il ciglio sinistro è trafitto da una spina: questo dà il nome all'opera conosciuta come "Crocifisso spinato".

 

Il Crocifisso processionale nero è della seconda metà del settecento. La Croce lignea è intarsiata e ha decorazioni in argento sbalzato, mentre il Crocifisso ha il drappo dorato e le stigmate rosse

 

 

 

La cassa processionale della Sacra Famiglia (1779), opera dello scultore genovese Pasquale Navone (scuola del Maragliano), rappresenta la sosta durante la fuga in Egitto. Il tronco verde, quando la statua viene portata in processione, viene addobbato con foglie di palma. San Giuseppe ha in mano un dattero che porge al Bambino. La cassa è stata restaurata nel 2020 presso il laboratorio Bonifacio di Bussana con il contributo di Compagnia di San Paolo.

 LA NUVOLA (Gio. Agostino Ratti 1750)

 

Arca processionale per una stauroteca (reliquiario contenente
la reliquia della Santa Croce) formata da un basamento e da
una raggiera con sagome lignee meccate e rivestite di tela dipinta. Il cartelame è opera del savonese Giovanni Agostino Ratti e risale al 1750.
Il restauro è stato co-finanziato dalla fondazione De' Mari e
dalla Cassa di risparmio di Savona; l'opera è stata esposta al Palazzo Ducale di Genova all'interno della mostra "Il Gran Teatro dei Cartelami" nel 2013, e successivamente nella Pinacoteca Civica di Savona fino al settembre 2015. E' stata restaurata dal Laboratorio Bonifacio di Bussana.

 

Statua lignea raffigurante Sant'Antonio abate, santo titolare della antica parrocchia e confraternita del borgo occidentale di Albissola.Il simulacro ligneo data prima del 1598 ed è di grandissimo interesse
trattandosi di una delle rare testimonianze dell'arredo liturgico pertinente all'antica confraternita di Sant'Antonio Abate ancora sopravvissute.
L'opera è stata restaurata con il contributo della Fondazione De' Mari dal Laboratorio Federica Molinari di Albissola Marina nel 2015

Cassa processionale raffigurante la Sacra Famiglia della prima metà del XVIII secolo in legno scolpito e dipinto. I tre personaggi poggiano su un piedistallo fastigiato azzurro con dorature. Da notare che in entrambe le statue la figura di San Giuseppe, contrariamente all'iconografia tradizionale, è rappresentato come un uomo giovane.

Cassa processionale rappresentante Santa Maria Giuseppa Rossello dello scultore altoatesino Senoner (1957).

La Santa, nativa di Albissola Marina (1811), è la fondatrice dell'Istituto delle suore della Misercordia di Savona. Devotissima di San Giuseppe, da bambina, era solita frequentare le funzione nell'Oratorio.

Stendardo processionale

La tela è dipinta sui due lati con la raffigurazione, da una parte, dello Sposalizio della Vergine, e, dall’altra, della Madonna della Concordia con i Santi Antonio abate e Benedetto. Si tratta della parte pittorica che costituiva un grande stendardo processionale che si sa essere stato realizzato nel 1847 dal pittore savonese Giuseppe Bozano (1815-1861).

Si tratta di una delle opere migliori di questo artista della Savona di metà Ottocento sul quale studi e restauri in questi ultimi tempi hanno cercato di focalizzare di nuovo l’attenzione.

 

 

L'opera è stata restaurata dalla "Scuola Regionale di Botticino (BS) ed è stata resa nuovamente fruibile nei suoi valori esecutivi grazie ad un supporto ideato e costruito dal Laboratorio di restauro Bonifacio di Bussana con il contributo di Esi spa Albissola Marina.